Cedomir Pakusevskij è un pluripremiato grafico serbo, milanese d’adozione. È un mago della motion graphic e ha già vinto venti Promax, gli Oscar della grafica per la televisione. Terminata l’Accademia a Novi Sad, nel 2000 si è trasferito a Milano per seguire il Master in Visual e Web Design.
In SPD entra in contatto con Roberto Bagatti, allora direttore creativo di Mtv international. Ha collaborato con lui in Sky e MTV. Attualmente lavora per la sua struttura, FullScream, e produce visual e animazioni interattive per la musica, la moda, la tv e il cinema.
In Serbia, a fine anni Ottanta. Da bambino seguivo le avventure di mio fratello che faceva il programmatore. Allora emergeva una scena underground di pionieri del digitale che smanettavano con Atari e Amiga, la Demoscene. I risultati grafici erano imprevedibili e hanno lasciato tracce profonde nel mio lavoro.
Per Bruno Munari, volevo conoscere il contesto in cui aveva scritto pagine universali sulla grafica e il brand. E poi ero un fan della grafica milanese anni Sessanta e Settanta.
Il direttore creativo di MTV international, con cui ho lavorato, Roberto Bagatti, un genio visionario alla guida di una squadra di motion designer folli e giovanissimi. Un incontro determinante.
Chi l’ha detto che devi stare a Londra o a Los Angeles per fare avanguardia? Anzi, è stato quando lavoravo lì per due grandi studi internazionali che ho pensato: lo posso fare anch’io. E nel 2011 ho aperto il mio studio, Full Scream, proprio a Milano.
La mia creatività si nutre di un contesto europeo e questa città incarna il compromesso giusto tra classico e moderno che cercavo. E poi qui mi sono sposato con una collega della scuola.
Creiamo progetti dalla A alla Z, dalla grafica alla regia video. Il team è flessibile, coinvolge una rete di 15 persone tra artisti del 3D, direttori della fotografia, illustratori e copywriter.
Avere sette milioni persone che vedono il tuo lavoro, come capitava con MTV, è una grande soddisfazione. Nel mio futuro vorrei meno business e più videoarte. L’artista crea sempre per il pubblico. Certo, ora mi piacerebbe concedermi qualche libertà in più.