Master Car – Presentazione Finale Studenti
Il Master in Transportation and Car Design si è concluso dopo un anno impegnativo e comunque ricco di occasioni per…
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Gli studenti SPD progettano lo show room virtuale Natuzzi
It’s how you live. Come una casa, il divano è uno spazio da vivere, un’isola dove giocare, leggere, lavorare, rilassarsi. Il progetto sviluppato all’interno delMaster in Web Design in collaborazione con Natuzzi, ricrea in rete un’esperienza del prodotto quasi fisica e molto vicina a quella reale.
Grazie alle tecniche di simulazione, ai percorsi virtuali e alle animazioni, i prototipi sviluppati dagli studenti offrono tutte le informazioni necessarie alla scelta e all’acquisto del divano fino a regalare la sensazione di vederlo ambientato nella propria casa o di poterlo toccare.
Gli studenti si sono organizzati in cinque web agency, con una distribuzione interna di ruoli che ricalca quella professionale. Tra i lavori proposti, anche un originale percorso ottico interattivo. Il prototipo segue lo sguardo di un consumatore in un negozio Natuzzi e permette di osservare il divano da prospettive insolite che ne catturano i dettagli, le proporzioni e gli aspetti determinanti nell’acquisto.
Un altro progetto presenta un sistema di navigazione “organizzata”all’interno del vasto catalogo Natuzzi. Un sistema rapido e usabile che fornisce in modo completo tutte le informazioni – dalla manutenzione, ai materiali, dallo stile ai colori – arrivando attraverso scelte successive a visualizzare sul proprio computer il prodotto ideale. Un divano che è possibile vedere ambientato nelle diverse stanze di casa scegliendo tra gli scenari e le tipologie di arredo disponibili.
Gioca invece sulle emozioni e sui valori del marchio il filmato Natuzzi senses. A partire dai cinque sensi, altrettante animazioni in flash, rapide e leggere, permettono quasi di toccare, ascoltare, respirare e sperimentare il “gusto” di possedere un divano Natuzzi, superando con l’immaginazione i limiti fisici della rete.
Docenti: Susanna Guarnerio, Andy Scupelli