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Gli studenti del Master in Industrial Design Franchini Lima, Hyll e Rotolo vincono il primo premio assegnato dalla giuria presieduta da Piero Lissoni
Gli studenti del Master in Industrial Design Daniel Franchini Lima (Brasile), Victor Hyll (Svezia) e Marisa Rotolo (Italia) sono i vincitori del premio Velasca Progetto Design promosso da Unipol Sai tra le scuole e le università milanesi. Si tratta di un’iniziativa finalizzata a mantenere alta l’attenzione sulla Torre Velasca, una delle architetture storiche simbolo di Milano che durante la Design Week 2016 si è affermata come sede di grande prestigio per mostre e iniziative culturali.
La famiglia di lampade Bruta, il progetto degli studenti SPD, ha vinto la competizione per il suo valore funzionale e creativo, per l’approccio sperimentale e per l’applicazione di materiali e tecnologie innovative e si è aggiudicata il primo premio di 10.000 euro.
Il lavoro di Franchini Lima, Hyll e Rotolo ha saputo attrarre il favore della giuria formata da nomi di primo piano come il celebre architetto e designer Piero Lissoni, il critico del design Fulvio Irace, Gilda Bojardi, direttore della rivista Interni, Luciano Galimberti, presidente dell’ADI, Association per il Disegno Industriale e Antonella Ranaldi, Sovrintendente per le Belle Arti e il Paesaggio.
Durante la cerimonia di premiazione sono stati esposti presso l’auditorium della torre Velasca i prototipi di tutti i finalisti delle scuole: SPD, Ied Istituto Europeo di Design, Naba/Domus e Politecnico di Milano. In mostra anche le proposte in shortlist tra le quali la lampada Veil delle studentesse SPD Sakshi Aggarwal e Tutku Bayat e Damla di Fadzli Jamil, Asli Erkun e Ti-Chien Kao. Tutti i progetti SPD sono stati supervisionati dal designer Valerio Sommella, professore del Laboratorio di Industrial Design 1.
Bruta, il progetto vincitore, ha partecipato alla mostra con la versione da terra: la lampada è un’architettura domestica di grande personalità, ispirata a un semplice elemento di costruzione come la putrella. Il corpo estruso alloggia le sorgenti LED mentre il binario anteriore e il posteriore contengono i diffusori. Un cubo di cemento rinforzato alla base conferisce stabilità alla composizione e sottolinea l’andamento verticale e la dimensione scultorea dell’apparecchio.
Il design non nasconde nulla alla vista e dà grande enfasi alla struttura. Il risultato finale è una combinazione riuscita tra funzionalità ed estetica che permette a questo oggetto di dialogare in modo naturale con tutti gli spazi e di valorizzare gli interni con un’illuminazione sia diretta che diffusa per ottenere un effetto domestico caldo e gentile.